Tre amiche, tre isole: le Cicladi si vestono di Seta.

Tre amiche, due settimane, tre isole greche e una valigia leggera: pochi capi essenziali  Onirica per vivere il viaggio con naturalezza ed eleganza. Un itinerario che ce l’ha fatta, “made it out of the group chat” nel migliore dei modi: un mix perfetto di relax, gusto e scorci da cartolina.

La prima tappa, una notte a Santorini, ci ha accolte nel blu del Mediterraneo. Per ambientarci al bianco accecante delle case tradizionali abbiamo scelto Megalochori, un piccolo villaggio sulla costa ovest, molto meno affollato di Oia. Passeggiando tra le viuzze al tramonto siamo arrivate a una scogliera che regalava una delle viste più scenografiche dell’isola. Con gli occhi increduli per la bellezza del paesaggio, abbiamo proseguito fino al “Cuore di Santorini”: una cavità nella roccia a forma di cuore che incornicia il mare.

Il giorno dopo ci siamo spostate a Milos, la nostra casa per sei giorni. La scelta è ricaduta su quest’isola per la sua tranquillità e quell’allure selvaggia che ancora la distingue dalle altre Cicladi. Le spiagge del sud, lunghe e sabbiose, sono il luogo perfetto per leggere un libro o galleggiare nell’acqua trasparente. A Fyriplaka, oltrepassato il faraglione, ci siamo ritrovate davanti a una scenografia di sabbia bianca e roccia rosa; ad Agia Kiraki abbiamo indossato maschera e boccaglio per seguire banchi di pesciolini che ci accompagnavano tra i sassi colorati. A Sarakiniko abbiamo camminato sulla roccia bianca che sembra luna, mentre i più coraggiosi si lanciavano da scogli di dieci metri.

Il tramonto ci ha portato a Klima, un piccolo villaggio di pescatori dove le case di legno colorate si specchiano nel mare. Dopo una giornata di sole e salsedine, la seta ha riportato freschezza ed eleganza: Giorgia ha scelto l’abito Isadora, mentre Silvia ha optato per gli shorts Iva, perfetti per una cena vista mare. In questo scenario pittoresco abbiamo gustato piatti tradizionali da Ergina: Taramosalata, Piatarakia e una Mousaka da applausi.

Dopo una settimana di relax era il momento di Paros. Qui, oltre alle spiagge morbide, volevamo riscoprire la vita serale nei villaggi. Naoussa ci ha accolte con il suo labirinto di stradine, ristoranti e negozi: al Barbarossa ci siamo fermate per un aperitivo vista mare, per poi scegliere Kafeneion per cena, dove i ceci e i Domaldakia ci hanno conquistate. Più tardi, cocktail da Sousouro e Trickster Bar, dove i drink affumicati hanno trovato perfetta sintonia con il nostro look serale. Giorgia ha sfoggiato gli shorts Iva in fantasia Sophia, ideali per accompagnare un calice di vino e i piccoli piattini di Meze da Anthi Meze. Gamberi Saganaki e feta al forno hanno completato la serata.

Gli ultimi giorni li abbiamo trascorsi a Paroikia, spesso sottovalutata come “città di porto”. In realtà ci ha sorpreso: un giro in barca fino ad Antiparos, un tuffo rinfrescante alla spiaggia di Martselo e un tramonto indimenticabile dal Tempio di Atena. Poi, gyros da Greco e un ultimo brindisi al Pirate Bar, dove Eva ci ha tolto il malocchio con un sorriso.

Salutare il mare blu e le strade bianche è stato difficile. Abbiamo lasciato la Grecia con la leggerezza della seta sulla pelle e ricordi che custodiremo a lungo: due settimane che ci hanno insegnato ancora una volta che pochi capi ben scelti sanno accompagnare ogni momento, dal giorno alla sera, dal relax all’eleganza.

Baci, Silvia

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